Per un nuovo lessico della democrazia
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La filosofia come metodo. Il dialogo come spazio aperto in cui si confrontano e si negoziano le diverse prospettive interpretative della realtà, si co-costruisce conoscenza. L’esperienza nella scuola media di Frattamaggiore (NA) sul significato di “potere”.
“Per un nuovo lessico della democrazia” è la proposta di Rosalia Marino, già assessore all’istruzione del Comune di Frattamaggiore. Un’esperienza politica breve, che ha gettato le basi per un impegno di ripresa dei temi politici perché le parole riacquistino senso e significato. Un invito rivolto alla comunità intera di Frattamaggiore per ri-pensare le parole della politica, voci il cui grande significato smarriamo quando “le usiamo in maniera sbagliata e tante volte anche ne abusiamo.”
Rosalia Marino, docente di italiano nella scuola secondaria e socio di Amica Sofia – associazione di promozione sociale della filosofia con i bambini e i ragazzi, con sede legale presso il Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione dell’Università di Perugia – ha cercato di portare all’interno del suo incarico la sua considerazione dell’importanza della filosofia.
“La politica”, dichiara Rosalia Marino, “non sempre accoglie favorevolmente la filosofia. È nell’esperienza di tutti vedere come questo non faccia parte proprio dell’aspetto più esplicito di chi fa politica. Tuttavia dovremmo alimentarci continuamente della filosofia proprio per accettare, per rimanere aperti, per metterci in discussione, il che significherebbe anche continuamente rimodernare, riprogrammare, rimodulare le azioni. La filosofia costringe continuamente a pensare, a interrogarsi, a dire ‘che senso ha quello che faccio, quello che facciamo, quello che proponiamo?’ Vuol dire essere capaci veramente di ascoltare. Non sempre lo facciamo.” Il ruolo della politica consiste nel riconoscere, comporre, tutelare e promuovere i beni intrinseci e indivisibili della persona, ovvero i diritti umani. La politica dovrebbe essere la risposta alle domande pratiche, ma la filosofia ne fa nascere continuamente, il che vuol dire doversi mettere continuamente in discussione, ma questo i politici non lo sanno fare.
Riportare la politica a ciò che è, la sua vocazione, la sua missione: questa la sfida di Rosalia Marino. Dare vita a laboratori di filosofia con ragazzi e adulti per dissequestrare le parole della politica, per imparare ad ascoltare.
IL POTERE
Sessione condotta da Rosalia Marino il 16 marzo 2011 con gli alunni di seconda, sezione E, Scuola Media “B. Capasso” di Frattamaggiore. L’esperienza è documentata in http://piccoli-filosofi.tribunalibera.com/t14-per-un-nuovo-lessico-della-democrazia
CARMELA: il potere è maschile, come nella politica.
ROSA: le donne potrebbero stare al potere, ma non prendono le iniziative.
CARMELA: POTERE è VOLERE perché se tu VUOI, PUOI.
ENZA: potere è volere o volere è potere?
ROSA: con il potere puoi avere tutto.
ROSA: volere è potere.
MICHELE: potere è volere perché se una cosa è illegale chi ha il potere lo può fare.
NUNZIA: potere è volere perché chi ha il potere può fare qualcosa, chi non ha potere non può fare niente.
FABIO: potere nel senso di poter fare (permesso) o comando?
ENZA: ma in questo caso potere è comandare.
PAOLO: chi ha il potere può fare tutto quello che vuole.
CARMELA: ci sono dei limiti, perché non puoi fare tutto quello che vuoi.
GIUSEPPE: il potere è limitato dal rispetto delle leggi.
CARMELA: la persona che crede di avere potere non sa che il suo potere dipende dalle persone che glielo consentono.
MARIANNA: il potere è senza limiti.
GIUSEPPE: il popolo attraverso il voto dà il potere.
CARMELA: una persona dà il potere pur non sapendo l’uso che l’altro ne farà.
GIANLUCA: come le elezioni del rappresentante di classe.
CARMELA: il potere lo ha solo Dio, ogni persona ha un potere soggettivo.
MARIANNA: la persona che ha avuto il potere può usarlo anche contro chi glielo ha dato.
GIANLUCA: c’è sempre qualcuno superiore a chi ha il potere.
Pina Montesarchio